Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Italia Domani”, abbreviato in PNRR, è il documento elaborato dal Governo Italiano per accedere ai fondi stanziati dall’Unione Europea a seguito dell’emergenza Covid 19. Lo scopo del PNRR è definire l’entità dei finanziamenti richiesti dall’Italia con una precisa descrizione di obiettivi, modalità e tempistiche di spesa. Il piano è stato redatto seguendo le linee guida del programma Next Generation EU, uno strumento finanziario temporaneo messo a punto dai 27 Stati membri dell’Unione.
La finalità del programma europeo e del PNRR non è semplicemente ripristinare lo status quo pre-pandemico, ma rilanciare e modernizzare i paesi europei dal punto di vista economico, sociale e ambientale nell’ottica di trasformare una crisi in una opportunità di crescita.
Al termine del programma, l’Italia e gli altri stati saranno più competitivi e solidi dal punto di vista produttivo e più sostenibili, inclusivi ed efficienti grazie a una serie di riforme che hanno impatti positivi su Pubblica Amministrazione, aziende e cittadini.
Il valore del PNRR italiano è di ben 191,5 miliardi di euro ed è stato integrato da risorse nazionali per un ammontare complessivo di 235 miliardi di euro. Vediamo i passi fondamentali che hanno portato a questo importante risultato.
Il testo del PNRR “Italia Domani” è stato sottoposto il 30 Aprile del 2021 alla Commissione UE che il 22 Giugno ne ha dato una valutazione positiva. Conseguentemente, il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato il PNRR italiano e il 13 luglio 2021 ne ha deciso l’esecuzione, prevedendo un finanziamento pari a 68,9 miliardi di euro come sovvenzioni a fondo perduto e di 122,7 miliardi di euro come prestito.
I fondi vengono erogati per tappe ai paesi membri, che devono garantire la realizzazione delle riforme previste e il raggiungimento degli obiettivi nelle modalità indicate. Il termine ultimo per l’utilizzo dei finanziamenti è fissato al 31 dicembre 2026.
In Italia la gestione e l’attuazione del PNRR sono definiti da un decreto legge e il nostro Paese ha ricevuto i primi finanziamenti a partire dal 13 agosto 2021. Al Ministero dell’Economia e delle Finanze spetta il monitoraggio dell’attuazione del piano e i contatti con la Commissione UE, mentre il Governo, definito “cabina di regia”, ha il compito di supervisionarne l’avanzamento, di stabilire eventuali modifiche normative o di attivare poteri sostitutivi. Dal 3 agosto 2021 è attivo il portale Italia Domani, dedicato al PNRR. Ma come si articola il Piano? Vediamolo nel concreto.
Il PNRR definisce i progetti di investimento necessari per il rilancio del Paese, suddivisi in 6 missioni principali:
Le missioni sono interconnesse, vale a dire che i singoli obiettivi si integrano gli uni con gli altri e concorrono allo sviluppo organico del Paese. Grazie agli investimenti nell’innovazione progredirà lo sviluppo della digitalizzazione, il che porterà a un radicale miglioramento dei processi produttivi e a uno snellimento delle procedure burocratiche. Uno dei primi provvedimenti adottati è stato il Voucher Governativo che mira a favorire la connettività delle piccole e medie imprese italiane, le quali possono usufruire di un bonus applicato direttamente alle offerte dei fornitori del servizio.
Un altro elemento importante è la salvaguardia dell’ambiente, poiché il piano mira a produrre energia da fonti rinnovabili, cosa che si tradurrà in un potenziamento delle infrastrutture e in una mobilità maggiormente sostenibile ed ecologica. È chiaro come istruzione e ricerca siano dei punti chiave e in quest’ottica sono stati stanziati investimenti mirati alla formazione per valorizzare le competenze presenti nel nostro Paese.
Inoltre, il piano si propone di incentivare i settori di ricerca e sviluppo delle piccole e medie imprese e di favorire l’interazione tra aziende ed enti pubblici. Anche la Missione coesione e inclusione prevede attività di formazione e riqualificazione dei lavoratori, oltre a favorire l’imprenditorialità femminile e l’inserimento lavorativo dei giovani. Parallelamente, ha l’obiettivo di rafforzare le politiche sociali per sostenere famiglie, persone con disabilità, minori e anziani non autosufficienti.
L’ultima Missione è inerente a un settore cruciale, la salute. Le misure del piano solo volte a migliorare l’accesso alla prevenzione e alle cure da parte dei cittadini attraverso l’istituzione di reti territoriali, l’ammodernamento delle strumentazioni, l’implementazione della tecnologia, la telemedicina e nuovi investimenti nella ricerca scientifica.
Il PNRR ha già creato nuovi posti di lavoro e ha estremamente semplificato le procedure di candidatura e di selezione del personale per le Pubbliche Amministrazioni grazie all’istituzione del Portale del Reclutamento.
Attraverso questo portale, le PA rendono noti tutti i bandi e i concorsi per l’assunzione di nuovi professionisti, i quali possono candidarsi direttamente dal sito. La digitalizzazione del processo non solo favorisce l’incontro da domanda e offerta di lavoro, ma riduce i costi e rende maggiormente trasparenti i procedimenti di selezione. L’andamento di ogni concorso PNRR è monitorabile dal sito.
Da questa panoramica emerge come il PNRR sia una grande occasione di rilancio per l’Italia e che vada colta con impegno e responsabilità. In questo contesto, anche TIM ha dato il suo contributo, sviluppando reti, tecnologie digitali e infrastrutture pensate per tutti i soggetti: professionisti, p. IVA, piccole e medie imprese, grandi aziende e Pubblica Amministrazione.
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