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Stili di leadership: imparare dall’emergenza

Stili di leadership: imparare anche dall’emergenza

Gli stili di leadership più adeguati, oltre a curare la performance, pongono oggi maggiore attenzione ai concetti di libertà, fiducia e autenticità. TIM promuove il Fattore L.

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19.02.2021
time Tempo di lettura 4 minuti

Stili di leadership e cambiamento

Il lavoro cambia, e soprattutto cambia il modo di lavorare e di conseguenza le competenze necessarie devono arricchirsi di contenuti inediti. Il cambiamento non è solo dovuto all’innovazione tecnologica, ma anche al cambio a volte forzato dei paradigmi economici e sociali. La pandemia, inoltre, attraverso la remotizzazione di massa del lavoro, ha rafforzato l’esplorazione di nuovi modi di organizzare e gestire il lavoro e la vita delle persone. La ricerca dell’inedito necessita di creatività e flessibilità, di visione critica e ascolto, e, a queste indispensabili abilità, occorre allenarsi.

 

Gli stili di leadership influiscono sulle prestazioni dei dipendenti e dunque sulla produttività. Solo dagli stili di leadership efficaci è possibile raggiungere l'obiettivo organizzativo in modo produttivo.

 

Una recente pubblicazione, interamente dedicata alla leadership, mette in luce la crucialità dell’argomento attraverso una pluralità di voci interdisciplinari partendo proprio da come il concetto di leadership si sia evoluto nel tempo per arrivare a sostenere che lo stile di leadership influenza e qualifica il risultato di ogni azione. Le prospettive evolutive, infatti, non solo ci spiegano la leadership, ma anche la formazione della gerarchia nei gruppi. Attraverso diversi contributi, lo studio giunge a quattro conclusioni principali. In primo luogo, la leadership è stata una forza potente nell'evoluzione biologica e culturale della socialità umana. Gli esseri umani hanno sviluppato una serie di meccanismi cognitivi e comportamentali (adattamenti) che facilitano le relazioni leader-collaboratore, comprese le misure di salvaguardia contro leader eventualmente eccessivamente dominanti. In secondo luogo, il modo in cui questi adattamenti interagiscono con i contesti ecologici e culturali locali produce variazioni culturali nelle preferenze di leadership e nella struttura delle organizzazioni umane più in generale. Terzo, una prospettiva evolutiva crea consilienza tra le scienze sociali e naturali, integrando la teoria della leadership da diversi campi come la biologia, la psicologia, le neuroscienze, l'antropologia, l'economia e le scienze politiche. Quarto, gli approcci evolutivi producono e testano nuove ipotesi, quali il ruolo critico della leadership nella cooStili di leadership e cambiamentoperazione, l'importanza dei fattori contestuali nell'emergenza e nell'efficacia dei leader, le interazioni tra influenze genetiche e culturali sulla leadership e gli ostacoli e le opportunità per le donne leader.

Il cambiamento del modo di lavorare

Cos'è la collaborazione e la comunicazione integrata

 

INFOGRAFICA

Potere e prestigio nell’era digitale

Gli studiosi che si occupano di comportamento evolutivo distinguono sempre più tra due mezzi per acquisire uno status sociale nelle gerarchie umane: potere e prestigio. Il primo si basa sulla volontà e capacità degli individui di imporre azioni e decisioni ad altri membri del gruppo, attraverso minacce, punizioni e intimidazioni. Al contrario, il prestigio matura in base alla volontà e alla capacità di offrire benefici ad altri membri del gruppo, come fornire preziose conoscenze o risorse per la soluzione di problemi. La distinzione prestigio-potere può essere utilizzata per distinguere tra diversi archetipi di leadership e le strategie di influenza che usano per reclutare e mobilitare collaboratori. Una differenziazione questa che ha una certa somiglianza con i diversi concetti di potere o distinzioni tra stile democratico o stile autoritario di leadership.

Un approccio evolutivo sempre più attuale, anche per il vissuto della pandemia, è la maggiore attenzione che i leader debbono avere per la digitalizzazione sempre più presente nel lavoro e che aumenta la distanza fisica e sociale. Poiché leader e collaboratori si trovano sempre più in luoghi diversi, o anche fusi orari diversi, la domanda che ci si pone è quanto siano efficaci le forme di leadership a distanza nel motivare e istruire i lavoratori. Poiché gli esseri umani si sono evoluti attraverso l’abitudine a essere influenzati principalmente dalle interazioni faccia a faccia, la mancanza di un contatto fisico diretto potrebbe limitare i tentativi di influenza della leadership remota (tramite e-mail, Skype o SMS). Ciò suggerisce quindi che le nuove tecnologie per le forme remote di leadership devono sviluppare metodi e sistemi inediti per aiutare la comunicazione efficace tra leader e collaboratori al fine di raggiungere gli obiettivi sperati e condivisi.

Un altro aspetto interessante, sempre riguardo l’evoluzione delle tecnologie digitali, è l’interferenza dell’azione umana con i sistemi di intelligenza artificiale. In questo caso, la leadership si interfaccia con i famosi algoritmi. Qui una domanda importante da farsi sarebbe: i collaboratori (umani) accettano volentieri tali interventi o no? Un'ipotesi evolutiva di disallineamento suggerisce che gli esseri umani potrebbero avere difficoltà ad accettare decisioni che derivano dai principi di apprendimento automatico, come nelle decisioni di selezione e promozione, sebbene possano essere oggettivamente migliori di quelle che emergono dai singoli leader (poiché potrebbero essere meno inclini a errori e pregiudizi individuali), ma su questo occorre aprire un nuovo capitolo a parte.

Il fattore L: TIM Academy, in partnership con altre 12 aziende, per un nuovo stile di leadership

L’interesse per le questioni sempre più complesse circa la necessità di nuovi stili di leadership ha accompagnato, qualche mese fa, la nascita, per iniziativa di TIM, e con 12 aziende partner, di un progetto formativo interamente dedicato all’argomento. E’ stato chiamato Fattore L. E si tratta di un percorso formativo tutto sulla leadership. Il progetto LFactor nasce, durante il lockdown, in un momento storico di transizione e di forte cambiamento nel corso del quale 12 grandi aziende si sono incontrate ed interrogate sulla gestione della leadership nel futuro prossimo. Le stesse 12 aziende da quest’anno metteranno a disposizione di tutte le imprese interessate il progetto formativo dedicato. Il percorso si rivolge a coloro che svolgono o sono destinati ad assumere una posizione di leadership e a gestire situazioni complesse ed è dedicato agli asset soft, ma allo stesso tempo strategici, di gestione delle persone, del tempo e delle performance. Tra le principali tematiche che verranno affrontate ci sono la libertà, l’autenticità, la fiducia e la performance ritenute fondamentali per rispondere al meglio alle nuove modalità di lavoro più agili e alle nuove sfide future. Se rappresenti un’ azienda, per seguire il corso per te e i tuoi colleghi, invia la richiesta tramite il link: https://reg.lfactor.it/a/qn9AAf. Seguirà conferma di adesione e sottoscrizione gratuita al percorso formativo.

Il cambiamento del modo di lavorare

Cos'è la collaborazione e la comunicazione integrata

 

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